Ama, le donne di mare.
Toba, Japan 19 maggio 2016.
La pratica della pesca condotta dalle “donne di mare”, dette Ama, in Giappone è antichissima, risale almeno a duemila anni fa. Mentre un tempo era pienamente inserita nel contesto economico della comunità, oggi, mutatis mutandis, tale pratica è interamente rivolta ai turisti. Queste donne, la cui tecnica di pesca consiste nell’immersione subacquea alla ricerca prevalentemente di frutti di mare e alghe, sono sopravvissute ai grandi mutamenti moderni trasformando questa antichissima attività in una sorta di pratica folcloristica, nella quale è possibile osservare le ama in tutte le fasi del loro lavoro: dalla pesca al consumo del pesce, cucinato nei loro tradizionali capanni. Il lavoro qui presentato mira a documentare l’ostinata fierezza con la quale queste donne e le loro pratiche sono sopravvissute al vortice dei tempi moderni, che tende a rifiutare tutto ciò che non rientra nell’odierna economia di mercato. La successione delle foto è presentata in maniera tale da esprimere il contrasto fra la visione romantica percepita dai turisti (foto in bianco e nero), e quella documentaristica che tende invece a far emergere il contesto realistico e pragmatico in cui le ama operano e vivono (foto a colori).
Massimo Colombo